L'IVORIANO STA TRASCINANDO CON I SUOI GOL IL PICCOLO VITESSE IN CHAMPIONS LEAGUE E IN MOLTI GIA' LO VEDONO COME L'EREDE DI DROGBA
C’è una squadra in Europa che sta stupendo tutti e si veste di giallo nero. Si, il Borussia Dortmund direte voi e avete ragione. Ma ce n’è un’altra in Olanda che indossando gli stessi colori di Reus e Gotze sta compiendo qualcosa di straordinario: il Vitesse, una squadra con il palmarès vuoto e storicamente abituata a dimenarsi tra i bassifondi della classifica.
Quest’anno però, a quattro giornate dalla fine, gli uomini di Frenk Rutten sono in piena corsa Champions, staccati di ciqnue lunghezze dall’Ajax primo e perfino davanti al plurititolato PSV Eindhoven. Se a settembre la possibilità di un posto dentro l’Europa che conta non era che una mera utopia e oggi è una possibilità concreta, gran parte del merito la si deve a Wilfried Bony, il “crack” della Eredivisie 2012/13, autore di ben 29 gol in campionato sui 60 totali della squadra di Arnhem.
Ivoriano, classe ’88, inizia a giocare in Costa d’Avorio nell’accademia dell’ex interista Cyril Domoraud per poi arrivare in Europa dopo essere stato acquistato dai cechi dello Sparta Praga a soli 20 anni. Rimane in Boemia tre stagioni, dove inizia a farsi le ossa con il calcio europeo giocando anche i preliminari di Champions League e terminerà la sua avventura nel gennaio 2011 con un onorevole score di 22 reti in 59 presenze. Ma la svolta arriva con il Vitesse. Bony viene acquistato all’ultimo giorno della finestra di mercato invernale per 4,1 milioni di euro e si rivela subito utile segnando tre reti nelle sette presenze stagionali, gol che servono alla squadra per evitare i play out retrocessione.
Ma è dalla stagione scorsa che gli osservatori iniziano a scrivere il suo nome nei taccuini quando Wilfried va in gol 17 volte, 5 delle quali negli spareggi per l’accesso all’Europa League, poi vinti dai giallo neri. Quest’anno invece sta superando ogni previsione e con la stagione ancora da concludere ha già in pugno la classifica cannonieri con ben 30 reti messe a segno.
Bravo tecnicamente, dotato di grandi qualità fisiche e di un eccezionale istinto del gol, Bony ricorda vagamente le caratteristiche del primo Drogba, quello che per intenderci passò dal Marsiglia al Chelsea. Proprio il club londinese è stato il primo dei grandi club europei ad interessarsi alla giovane punta del Vitesse, tanto che Abramovich sembra disposto a presentare una cifra introno ai 15 milioni di euro per convincere il presidente giallo nero Mjerab Zjordania a privarsi della sua punta di diamante. Il tutto nella speranza che possa ripetere con la maglia “Bleus” le stesse gesta del suo connazionale più illustre.
Nicolò Smerilli
@NiSmerilli on Twitter
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