Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 28 aprile 2013

EDITORIALE JUVE: IL CENTROCAMPO A 5+1 MATA IL TORO!

I BIANCONERI NON REGALANO NIENTE A NESSUNO: ANCHE IL TORO E' MATATO

Non fatevi ingannare dal risultato. La partita non è andata via liscia come potrebbe far pensare il 2-0.
Di certo però ci sono i numeri: allo Scudetto manca un solo punto, dodicesima vittoria in trasferta su diciassette e più in generale settima vittoria consecutiva.

Partendo dalla partita giocata, la tesi di fondo rimane la solita, almeno in fase offensiva, il nuovo modulo ancora non convince del tutto. Dopo la partita col Milan avevamo detto che Conte, in queste ultime partite avrebbe avuto la possibilità di continuare a sperimentare e che, vista la sua cultura del lavoro, inevitabilmente avremmo visto dei miglioramenti.
Effettivamente qualcosa rispetto alle due precedenti partite (Lazio e Milan) è migliorato. Se infatti con biancocelesti e rossoneri proprio il centrocampo era apparso non compattissimo, oggi i meccanismi sono sembrati molto più oliati e soprattutto lo scivolamento laterale di Pogba e Vidal, oggi invertiti, sono apparsi più fluidi e meglio seguiti dal resto del reparto.
Altro aspetto positivo è stato il pressing immediato alla linea arretrata dei granata; Vucinic e Marchisio hanno aggredito subito alti, andando a dare noia addirittura a Gillet.

Per quanto riguarda invece i particolari che ancora non funzionano, le osservazioni da fare riguardano ancora Vucinic, che ha dimostrato di non avere proprio le caratteristiche della prima punta. Al di là dei soliti appoggi e stop errati infatti, il montenegrino ha denunciato a livello tattico dei movimenti che non hanno certamente aiutato l'efficacia della manovra della squadra.
Riguardando la partita, ma basta anche gli highlights, si nota immediatamente come una volta allargata palla sulla fascia, il numero 9 bianconero si stacchi sempre qualche metro dietro, al limite dell'area, per ricevere nuovamente palla. Chiaramente, senza una prima punta in area che vada a prendere il cross di Lichtsteiner piuttosto che Asamoah, il solo Marchisio nell'immediatezza della porta non può bastare.

Facendo poi un quadro più generale, viste le sostituzioni di oggi (ma non solo) l'impressione è che questo modulo tattico Conte lo voglia riproporre a lungo anche la prossima stagione e le sue parole a fine partita certamente non mi smentiscono. Anzi: "E' una soluzione che a me è piaciuta molto e che ci permette di far coesistere i giocatori migliori".
Effettivamente rinunciare oggi ad uno dei quattro centrocampisti è impossibile. Vidal ha segnato gli ultimi 4 gol della Juve, ha una duttilità tattica che gli permette di essere un punto di riferimento per la squadra in entrambe le fasi e in qualsiasi momento della partita.

Stesso discorso vale per Pogba, oggi il francese è stato ancora una volta uno dei migliori in campo: quantità e qualità, il tutto rilegato con un laccetto d'eleganza che ci sta sempre bene.
Proprio a sottolineare l'importanza del Polpo numero 6, a fine partita il tecnico leccese ha dichiarato: "Da quando è arrivato, Pogba ha avuto una crescita esponenziale, tenerlo fuori ora mi crea dei problemi." Ancora una volta ha avuto ragione lui.

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

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