Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 15 aprile 2013

FLAMINI ILLUMINA SAN SIRO, PANDEV LO SPEGNE: MILAN-NAPOLI FINISCE 1-1, AZZURRI SEMPRE A +4

LA SFIDA PER IL SECONDO POSTO SI RISOLVE IN 3 MINUTI: AL FRANCESE, POI ESPULSO, RISPONDE SUBITO IL MACEDONE. ROSSONERI SPENTI E POCO PRODUTTIVI.

Film già visto. Non è la prima volta che un big match tanto atteso e tanto sentito, fondamentale in questo caso per la conquista del secondo posto e per l’accesso diretto alla prossima Champions League, risulti nel complesso deludente. Vedetela un po’ come il secondo capitolo di una saga che, dopo il positivo debutto, non rispecchia le aspettative del pubblico. Il 2-2 dell’andata in questo senso, pirotecnico e dall’andamento inatteso, è stato certamente più divertente e appassionante dello scialbo 1-1 andato in scena ieri a San Siro tra Milan e Napoli. Flop.
Flop di un Diavolo che, apparso poco creativo e lento nel ribaltare l’azione per far male alla difesa partenopea, ha consentito al Napoli di guadagnare un pareggio preziosissimo in ottica secondo posto e mantenere il vantaggio di 4 lunghezze acquisito sui rossoneri.

Se il copione prevedeva con ogni probabilità la presenza di un attore protagonista come Stephan El Shaarawy, ecco la mossa da regista eclettico (firmata ovviamente Massimiliano Allegri) che non ti aspetti: fuori il Faraone, dentro Robinho, pronto a fare compagnia in fase offensiva a Pazzini e Boateng. Scelta quantomeno discutibile, giustificata dal tecnico rossonero con la volontà di far riposare il suo numero 92 dopo averlo visto stanco e non all’altezza in occasione degli ultimi match disputati. L’importanza dell’appuntamento e l’assenza di un top player come Balotelli, tuttavia, avrebbero ritenuto consigliabile l’utilizzo dal primo minuto di uno dei protagonisti principali della stagione rossonera, entrato poi sul terreno di gioco a soli 15’ dal termine.

Non casualmente, infatti, il Milan è risultato poco produttivo in zona offensiva. Robinho è stato ancora una volta impalpabile, Boateng costretto ad uscire dopo poco più di mezz’ora per fare spazio ad un Niang addormentato, pasticcione e quasi svogliato; Pazzini protagonista del solito, importante lavoro sporco non premiato però dai pochi fischi arbitrali ricevuti a favore e, soprattutto, dai pochi palloni recapitatigli dai compagni. Proprio in questo senso pare da rivedere un’altra decisione di Allegri: schierare Abate e non De Sciglio, in un ottimo stato di forma e notoriamente più abile nel fornire dalla fascia cross invitanti per la rapacità d’area di rigore del numero 11 rossonero.

Nella prima frazione di gioco, segnata dal botta-risposta Flamini-Pandev e dalle buone chance da rete per Boateng e Cavani, il Milan si è fatto sorprendere difensivamente in più di una situazione, soffrendo i fraseggi stretti dei partenopei al limite dell’area di rigore e lasciando troppi spazi  invitanti agli uomini di Mazzarri. La ripresa ha detto ancor meno: poche palle gol per ambo le squadre ed espulsione diretta di Flamini, per un intervento duro su Zuniga, come episodio principale.

Difficile valutare positivamente la prestazione della squadra rossonera, ai limiti della sufficienza e con Flamini, espulsione a parte, probabilmente migliore in campo. Il Napoli, dal canto suo, si è dimostrato solido difensivamente ed ha giocato un match attento, facendo leva sulla posizione insidiosa tra le linee di Hamsik e rispondendo immediatamente al vantaggio rossonero. Risultato finale, nel complesso, giusto.

Per la squadra di Allegri, ora, la missione secondo posto si complica. I punti da recuperare al Napoli sono 4, esattamente gli stessi che dividono i rossoneri dalla Fiorentina 4° classificata. Puntare in alto è bene, guardarsi dietro altrettanto. Un terzo posto da difendere, un secondo da attaccare: per farlo, settimana prossima, ci sarà la Juventus. Certamente non la più semplice delle partite, sicuramente un’occasione per poter trovare un risultato importante che dia morale all’ambiente. Dopo due pareggi che sanno di occasione persa, serve reagire. E magari riproporre, con lo stesso risultato, il film dell’andata: perché i grandi classici, in fondo, non deludono mai..

Simone Nobilini
(@SimoNobilini on Twitter)

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