Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 7 aprile 2013

TAGLIAVENTO REGALA AL "FRANCHI" UN MEZZOGIORNO DI FUOCO, FIORENTINA-MILAN FINISCE 2-2 TRA LE POLEMICHE


IL DIRETTORE DI GARA E’ IL VERO PROTAGONISTA DELL’ANTICIPO CLOU TRA ESPULSIONI CONTESTATE E RIGORI ASSEGNATI (E NON) DUBBI

Premessa d’obbligo: non vorremmo mai ritrovarci a dover parlare di partite condizionate da decisioni arbitrali errate. Purtroppo, però, spesso risulta impossibile negare o non soppesare di fronte all’evidenza: Fiorentina-Milan, anticipo odierno di mezzogiorno, né è il perfetto esempio.

Avremmo preferito parlare di un Montolivo capace di zittire i fischi del suo ex pubblico con un gol fortemente voluto, frutto della pressione vincente del numero 18 su un confuso Pizarro. Di un match combattuto, con una Fiorentina mai fuori dal match, nonostante l’uomo in meno e il raddoppio di Flamini che sembrava aver indirizzato la partita a favore dei rossoneri. Di calcio giocato, più semplicemente.

Come detto, però, il Mezzogiorno di fuoco regalato da Tagliavento ha lasciato intorno all’arbitro di Terni nient’altro che terra bruciata. Partendo dall’esagerato rosso sventolato in faccia a Tomovic al 39’ per una gomitata su El Shaarawy lanciato a rete, proseguendo con l’inesistente fallo da rigore fischiato a Nocerino sulla serpentina di Ljajić e chiudendo con un netto tocco di mano di Roncaglia in area di rigore non sanzionato (abbastanza incredibilmente, data l’ottima posizione del direttore di gara per poter valutare, come dimostra l’immagine a fianco). 
Senza dimenticare la possibile spinta di Pasqual su Abate, sempre in area di rigore, con il laterale viola reo di allargare troppo il braccio per impedire al terzino rossonero di crossare; e rimanendo con qualche dubbio sull’intervento di De Sciglio su Cuadrado in occasione del rigore del pari. 
Analisi moviolistica condivisibile o meno, siamo stati costretti a parlare malvolentieri dell’ennesimo disastro arbitrale stagionale: un rinnovamento della classe dei direttori di gara italiani, in questo senso, sarebbe tutt’altro che una cattiva idea.

La follia di Tagliavento, tuttavia, non giustifica certamente l'errore di un Milan dall'atteggiamento troppo remissivo che, ottenuto lo 0-2, avrebbe dovuto contenere meglio le avanzate viola e chiudere la partita. I rossoneri hanno infatti perso una grande occasione per staccare maggiormente proprio la squadra di Montella e minacciare sempre più il secondo posto occupato dal Napoli, a una settimana dallo scontro diretto di San Siro.

La squadra di Allegri è stata tanto solida nel primo tempo quanto fragile nella ripresa, mai in grado di sfruttare appieno la superiorità numerica e addormentandosi proprio nel momento in cui il match andava congelato e chiuso. Le note positive riguardano il 14° risultato utile consecutivo ottenuto e l’ormai consueta grande prestazione di Montolivo: ex di turno, ha disputato una partita da leader in un clima ostile, condita dal secondo gol consecutivo in campionato, 4° stagionale. Migliore in campo.

Domenica prossima arriverà a Milano il Napoli. La posta in palio è di quelle alte: il secondo posto in classifica. Per un Balotelli squalificato in meno, un Pazzini al ritorno da titolare in più: con 1, 2 o 4 punti di ritardo, la sostanza non cambia: vincere sarà l’obiettivo principale. Esattamente quanto vedere una partita bella, divertente e senza errori e polemiche arbitrali.

Simone Nobilini
(@SimoNobilini on Twitter)

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