IL DIRETTORE DI GARA E’ IL VERO PROTAGONISTA DELL’ANTICIPO CLOU TRA ESPULSIONI CONTESTATE E RIGORI ASSEGNATI (E NON) DUBBI
Premessa d’obbligo: non vorremmo mai ritrovarci a dover
parlare di partite condizionate da decisioni arbitrali errate. Purtroppo, però,
spesso risulta impossibile negare o non soppesare di fronte all’evidenza:
Fiorentina-Milan, anticipo odierno di mezzogiorno, né è il perfetto esempio.
Avremmo preferito parlare di un Montolivo capace di zittire
i fischi del suo ex pubblico con un gol fortemente voluto, frutto della
pressione vincente del numero 18 su un confuso Pizarro. Di un match
combattuto, con una Fiorentina mai fuori dal match, nonostante l’uomo in meno e
il raddoppio di Flamini che sembrava aver indirizzato la partita a favore dei
rossoneri. Di calcio giocato, più semplicemente.
Come detto, però, il Mezzogiorno
di fuoco regalato da Tagliavento ha lasciato intorno all’arbitro di Terni
nient’altro che terra bruciata. Partendo dall’esagerato rosso sventolato in
faccia a Tomovic al 39’ per una gomitata su El Shaarawy lanciato a rete,
proseguendo con l’inesistente fallo da rigore fischiato a Nocerino sulla
serpentina di Ljajić e chiudendo con un netto tocco di mano di Roncaglia in
area di rigore non sanzionato (abbastanza incredibilmente, data l’ottima
posizione del direttore di gara per poter valutare, come dimostra l’immagine a
fianco).
Senza dimenticare la possibile spinta di Pasqual su Abate, sempre in
area di rigore, con il laterale viola reo di allargare troppo il braccio per
impedire al terzino rossonero di crossare; e rimanendo con qualche dubbio sull’intervento
di De Sciglio su Cuadrado in occasione del rigore del pari.
Analisi
moviolistica condivisibile o meno, siamo stati costretti a parlare malvolentieri dell’ennesimo
disastro arbitrale stagionale: un rinnovamento della classe dei direttori di gara italiani,
in questo senso, sarebbe tutt’altro che una cattiva idea.
La follia di Tagliavento, tuttavia, non giustifica certamente l'errore di un Milan dall'atteggiamento troppo remissivo che, ottenuto lo 0-2, avrebbe dovuto contenere
meglio le avanzate viola e chiudere la partita. I rossoneri hanno infatti perso
una grande occasione per staccare maggiormente proprio la squadra di Montella e
minacciare sempre più il secondo posto occupato dal Napoli, a una settimana
dallo scontro diretto di San Siro.
La squadra di Allegri è stata tanto solida nel primo tempo
quanto fragile nella ripresa, mai in grado di sfruttare appieno la superiorità
numerica e addormentandosi proprio nel momento in cui il match andava congelato
e chiuso. Le note positive riguardano il 14° risultato utile consecutivo
ottenuto e l’ormai consueta grande prestazione di Montolivo: ex di turno, ha
disputato una partita da leader in un clima ostile, condita dal secondo gol
consecutivo in campionato, 4° stagionale. Migliore in campo.
Domenica prossima arriverà a Milano il Napoli. La posta in
palio è di quelle alte: il secondo posto in classifica. Per un Balotelli
squalificato in meno, un Pazzini al ritorno da titolare in più: con 1, 2 o 4
punti di ritardo, la sostanza non cambia: vincere sarà l’obiettivo principale.
Esattamente quanto vedere una partita bella, divertente e senza errori e
polemiche arbitrali.
Simone
Nobilini
(@SimoNobilini
on Twitter)
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