Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 7 aprile 2013

EDITORIALE JUVE: VUCINIC MOSTRA GLI ATTRIBUTI, UN ALTRO 'MATTONCINO' E' STATO MESSO

PROVE TECNICHE IN VISTA DEL BAYERN, LA JUVE VINCE COL TURN OVER

La vittoria sul Pescara, che accompagna la Juve all'eurosfida col Bayern, racconta molte più cose di quanto in realtà non reciti il tabellone.
Racconta di come, a sette turni dalla fine del giro, il team juventino si aggiudichi un'altra tappa, aggiungendo l'ennesimo "mattoncino" al grattacielo bianconero.

Racconta di come la Juve, facendo riposare Pirlo e Marchisio e gli squalificati Chiellini e Barzagli, si sia liberata di un ostacolo rivelatosi in realtà più ostico di quanto si potesse prevedere.
Racconta di come, al di là dei tre punti, gli uomini di Conte si siano riscoperti incapaci di segnare ad una difesa semplicemente arrocata in area. Al 71', un minuto prima del vantaggio di Vucinic, le statistiche dicevano tiri: Juve 16, Pescara 0, parziale però fermo sullo 0-0.
Ad un certo punto della gara, dietro le spalle del Pelizzoli pigliatutto di ieri, i tifosi juventini si dice abbiano intravisto il ghigno di Pegolo, che l'anno scorso, con le sue parate bloccò la truppa di Conte sullo 0-0 in una partita per molti versi simile a quella di ieri.

Un altro particolare che il risultato finale non racconta è come, nella prestazione bianconera, la bava alla bocca che Conte aveva chiesto, si sia vista solo a tratti. Sebbene infatti per 78 minuti si sia giocato praticamente ad una sola area, la manovra della capolista è stata spesse volte criticata dallo stesso tecnico leccese per la lentezza e in alcune occasioni per la prevedibilità.
In mezzo si è sentita l'assenza del peso specifico di Pirlo, soprattutto nel canovaccio da seguire in fase offensiva, e delle incursioni di Marchisio.
Giaccherini infatti ha una capacità di inserimento con pochi eguali in Italia, ma quando si trova, proprio come ieri, a dover lui gestire l'ultimo passaggio al limite dell'area, va spesso in difficoltà.

Capitolo a parte merita anche Pogba: il francesino cresce ogni giorno di più in personalità ed escluderlo dall'undici titolare diventa sempre più complicato. Contro gli uomini di Bucchi il Polpo di Lagny ha offerto la sua miglior prestazione da registra, esibendosi in disimpegni da spellarsi le mani per gli applausi.
Lui come Vucinic, ieri più che mai, hanno fatto venire il riimpianto di non averli visti in campo da subito nella gara storta all'Allianz Arena.

Il montenegrino in particolare, autore di una prestazione che lo stesso Conte ha definito "di m.." ad un certo punto ha deciso di indossare la maschera del top player che risolve le partite.
Rigore trasformato con tanto di esultanza senza pantaloncini che gli vale un'affettuosa bastonata a cinque dita dal suo allenatore e raddoppio inventato dal nulla, che fa uscire sempre al pacato Antonio un amorevole "vaffanc..uore" ripreso dalle telecamere.
Per quanto riguarda gli altri bianconeri, ottimo Vidal, purtroppo assente nel ritorno col Bayern, bene Asamoah, in netta ripresa e Marrone, sempre pulito in anticipo e preciso in fase di costruzione. Male invece Bonucci, che ancora una volta ha dimostrato di non poter giocare in nessun altro ruolo se non quello di regista arretrato.

A fine partita il pubblico dello Stadium ha mostrato ancora una volta il suo attaccamento alla squadra, esibendo lo striscione: "Crediamoci, uniti nulla è impossibile". Crediamoci, 90 minuti possono essere un'eternità.

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

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