Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 29 aprile 2013

IN THE BOX: JORDAN HENDERSON, IL FUTURO DEL LIVERPOOL!

SENZA SUAREZ, L'EX SUNDERLAND DIVENTA PROTAGONISTA E TRASCINA I REDS AL 6-0 COL NEWCASTLE

La scorsa giornata ha visto la fragorosa affermazione del Liverpool in casa del Newcastle per 6-0. A rendere ancora più scintillante la prova dei Reds è l’assenza del centravanti di riferimento, quel Luis Suarez che è veramente l’incarnazione del detto “croce e delizia” per i tifosi di Anfield. Senza la punta uruguayana, a far sorridere i supporters Reds ci ha pensato Jordan Henderson, centrocampista del Liverpool classe ’90.

Cresciuto nelle giovanili del Sunderland, Henderson fa il suo debutto in prima squadra nel novembre 2008, in un'amara sconfitta per 5-0 contro il Chelsea. Pochi giorni dopo, Mister Roy Keane gli consegna la sua prima maglia da titolare per una gara di Carling Cup. A gennaio, di comune accordo con la dirigenza, scende di una categoria per giocare con continuità: nel Coventry gioca stabilmente e segna anche il suo primo gol da professionista. A metà aprile però si interrompe la sua stagione, a causa della frattura del quinto metatarso.
Esaurito il prestito, torna al Sunderland in estate, dove fa la preparazione in vista di un altro prestito, ma la sua maturità sorprende tutti e viene confermato con la prima squadra. Dotato di ottima tecnica ma anche di buona velocità, Henderson ricopre tutti i ruoli a centrocampo: regista, filtro davanti alla difesa e all’occorrenza anche l’esterno. Alla fine conterà 33 presenze in Premier League, di cui 28 da titolare, condite da 1 gol e 5 assist. Le convocazioni nelle nazionali giovanili ne certificano l’assoluto valore e il ragazzo diventa un prospetto a livello nazionale. 
Confermatissimo anche per la stagione 2010-11, Henderson sale ancora di livello. Partirà titolare in tutte e 38 le partite di Premier, anche per il suo comportamento in campo sempre corretto (solo 2 ammonizioni). Per un centrocampista centrale scusate se è poco. Henderson è il faro di quel sorprendente Sunderland: dimostra progressi sia tecnici che tattici migliorando in fase di realizzazione (3 gol) e in fase di copertura (13 “clean sheet” stagionali, ovvero tredici gare senza subire reti). Ormai è impossibile trattenerlo coi Black Cats.

Si scatena un’asta tra i migliori club di Premier League e alla fine l’offerta migliore è quella del Liverpool che con 16 milioni di sterline si porta a casa il promettente centrocampista.
Chiaramente ad Anfield trova davanti a sé un monarca del ruolo: Steven Gerrard. Inoltre la società ha anche acquistato un altro centrocampista centrale, Charlie Adam, più esperto di Henderson. Tuttavia Mister Kenny Daglish, nella sua controversa gestione della stagione, vede in Henderson un mix di incursione e regia di sicuro affidamento. La piazza esigente non spaventa il ragazzo, che mostra ciò di cui è capace: le aperture e i cambi di gioco, la generosità e i recuperi di palla, l’altruismo e la voglia di lottare su ogni pallone. E’ il salto di qualità definitivo. Una delle caratteristiche che lo rende diverso da tutti è la capacità di servire la profondità direttamente da una palla riconquistata e che ne fornisce l’esatta cifra tecnica: è un passaggio avanti agli altri. E’ uno dei pochi a non naufragare nella complicata stagione dei Reds, che li vede estromessi ben presto dalla lotta per il titolo e che conquistano un piazzamento europeo soltanto grazie all’affermazione nella Carling Cup. Gli infortuni della rosa complicano il lavoro di Daglish, ma risparmiano Henderson che riesce a giocare con continuità (37 presenze totali, 33 da titolare).

Il cambio di allenatore per la stagione 2012-13 non cambia di molto il rendimento altalenante del Liverpool, che però decide di puntare forte su Henderson e cede il “concorrente” Charlie Adam allo Stoke City. Il nuovo tecnico Brendan Rodgers impiega qualche mese a convincersi delle qualità di Henderson, ma da novembre inizia a dargli spazio, finchè il ragazzo non si prende da solo la scena a gennaio, nella partita contro l’Arsenal in cui segna e fa un assist per il 2-2 conclusivo. Da lì in poi arriva la continuità di impiego e di rendimento. Fino alla definitiva consacrazione di sabato: due gol e un assist contro il Newcastle, che un  per ex-Sunderland è un derby. Segna in contropiede (su assist di Sturridge) il gol del 2-0. Esemplificativo delle sue caratteristiche è il gol del 4-0: avanti di tre gol, si fa trenta metri di scatto per recuperare un pallone a metà campo, lo smista a Gerrard e attacca la profondità, riceve palla e la mette in mezzo a Sturridge che a porta vuota insacca. E poi è di nuovo Henderson a mettere l’ultima firma sulla partita, con il calcio di punizione dalla sinistra che non viene toccato da nessuno e finisce in rete per il 6-0. Il capitano Steven Gerrard non ha certo intenzione di lasciare il calcio a breve, ma anche per il futuro il centrocampo del Liverpool sembra in buone mani.

Valerio Brutti

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