Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 22 aprile 2013

EDITORIALE JUVE: CONTAVANO I 3 PUNTI, MA IL NUOVO MODULO ANCORA NON CONVINCE!

CONTAVA VINCERE, MA LA PRESTAZIONE E' STATA PIUTTOSTO DELUDENTE

Una gara molto simile a quella del girone d'andata, bloccata, in cui entrambe le squadre hanno tenuto bene il campo e poi decisa da un episodio.
A questo punto della stagione la cosa più importante erano i tre punti e alla luce del risultato, la prestazione poco brillante della Juve passa ovviamente in secondo piano. Vanno comunque analizzati, anche in prospettiva prossima stagione, alcuni aspetti del nuovo modulo proposto da Conte, che almeno per ora ancora non funzionano.
L'assetto cui ci riferiamo è chiaramente il 3-5-1-1 che i bianconeri hanno utilizzato anche nella gara di lunedì scorso con la Lazio.

La prima cosa da sottolineare è il contesto: usare il modulo a una punta a Roma può essere una scelta assolutamente sensata, utilizzarlo invece in casa è forse un atteggiamento un po' troppo rinunciatario per la prima in classifica.
Il secondo aspetto è invece il paradosso visto questa sera e a tratti anche a Roma riguardo l'atteggiamento tattico del centrocampo in rapporto alla superiorità numerica.
Mi spiego subito: un modulo con sei centrocampisti (perchè Marchisio non è certamente un trequartista!) presuppone almeno teoricamente, una superiorità netta a centrocampo in entrambe le fasi. Col Milan e a tratti anche con la Lazio invece, Pirlo è stato spesso lasciato solo a gestire il pallone, gli altri compagni di mediana disposti dieci-quindici metri più avanti e buchi piuttosto eviedenti in mezzo al campo che fortunatamente ne biancocelesti ne rossoneri hanno saputo sfruttare.

Capitolo Marchisio: il Principino bianconero anche con i rossoneri è stato "sacrificato" trequartista dietro Vucinic. L'idea di Conte è quella di sfruttare le doti di inserimento del centrocampista torinese in fase offensiva, la sua generosità e il suo senso tattico in fase difensiva. Contro gli uomini di Allegri, Marchisio ha corso moltissimo, offrendo un contributo importantissimo in fase di pressing e spesso anche in ripiegamento, ma non è praticamente mai entrato nel vivo del gioco.
La mia idea rimane quella che le proprietà da incursore si evidenzino quando il numero 8 bianconero parte da dietro riuscendo a prendere in controtempo le difese avversarie e che impiegarlo "alla Perrotta", non sfruttando le sue doti di incontrista sia un peccato.

Capitolo Vucinic: il montenegrino è incappato in una delle sue classiche serate in cui sembra aver dimenticato la voglia a casa. Se l'intenzione di Conte è quella di sfruttare le sue capacità tecniche per esaltare la corsa di Marchisio, lo Zorro bianconero in partite come queste riesce praticamente solo a perder palla, senza essere capace di far salire la squadra e anzi, costringendola a rimanere schiacciata.
Un modulo del genere, soprattutto in fase di ripartenza, prevede Vucinic come unica possibile destinazione delle verticalizzazioni bianconere; purtroppo in giornate come questa, in cui la Juve non è al meglio fisicamente e l'avversario è messo bene in campo, l'avere una sola opzione diponibile diventa un evidente ostacolo allo sviluppo del gioco e conseguentemente alla pericolosità della squadra.

 Alla luce di queste considerazioni (ma non solo) e in ottica prossima stagione, posso dire che il modulo a sei centrocampisti non mi ha convinto del tutto. Tuttavia, con ancora cinque giornate da giocare e 11 punti di vantaggio sul Napoli, Conte ha la possibilità di collaudare meccanismi ancora poco fluidi.

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

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