Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 11 marzo 2013

DALL'OLIMPICO ALL'OLIMPICO, LA RIVINCITA DI VIVIANO

NELLO STESSO STADIO E NELLA STESSA PORTA IN CUI AVEVA PERSO I GUANTI DA TITOLARI, VIVIANO SI PRENDE LA SUA RIVINCITA

Ci è capitato più volte di raccontarvi quanto strano ed imprevedibile sia il calcio. E ancora una volta, per introdurre il protagonista di questo pezzo, è necessario ribadire questo concetto.
Se per l'editoriale sulla Juve è stato opportuno partire dalla fine, in questo caso è meglio andare con ordine e rispettare l'andamento cronologico degli eventi.

Era il l'8 dicembre 2012, all'Olimpico andava in scena un Roma-Fiorentina importante per le ambizioni di entrambe le squadre. La partita finì 4-2 per i giallorossi e tra i protagonisti in negativo ci fu Emiliano Viviano, portiere dei viola palesemente colpevole su almeno due delle quattro reti dell'allora banda di Zeman.
In primo luogo sul vantaggio romanista firmato Castan; il difensore giallorosso su una punizione di Totti, davanti alla porta schiacciò di testa un pallone sul quale Viviano, forse ingannato proprio dal rimbalzo, non intervenne. E Successivamente sul terzo gol della  Roma. Totti prende palla sui venti metri e scaraventa una fucilata in porta. Il portiere viola è tutt'altro che irresistibile e la palla si insacca.

Quel giorno, il "figlio della Fiesole" perse il posto a favore del giovane Neto. Poi un periodo certamente non facile. La storia d'amore (in campo) con la maglia viola sembrava poter finire pochi mesi dopo il matrimonio. A gennaio infatti si parlò di una possibile, ad un certo punto quasi probabile, cessione proprio alla Roma.
Alla fine ci si mise anche la sorte e l'inesperienza di Neto. Il giovane portiere brasiliano collezionò un errore dietro l'altro. Viviano riacquistò punti giorno dopo giorno nelle gerarchie di Montella e nella gara casalinga con il Parma del 3 febbraio scorso viene riproposto titolare. La Fiesole lo (ri)accoglie con lo striscione "Uno di Noi" e lui risponde con due grandi interventi sulle conclusioni ravvicinate di Belfodil e Sansone.
Da quella partita, Viviano non ha più lasciato i pali della Viola, risultando spesso provvidenziale per le vittorie della truppa di Montella, come ieri sera.
Proprio a proposito del concetto col quale abbiamo aperto il pezzo, Viviano, nello stesso stadio e nella stessa porta che gli aveva tolto i guanti da titolari, ha consolidato una vittoria quanto mai importante per la Fiorentina, confermando ancora una volta tutto il talento che già Prandelli aveva visto in lui. Parata plastica su una punizione di Hernanes e nei minuti finali parata decisiva su Floccari.
Eh si, il calcio a volte è proprio imprevedibile.

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

Nessun commento:

Posta un commento