Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 18 marzo 2013

EDITORIALE ROMA: HABEMUS FRANCESCO 226ESIMO!

TOTTI SUPERA NORDHAL E LA ROMA RAGGIUNGE LA LAZIO. QUARTA VITTORIA NELLE ULTIME CINQUE PER ANDREAZZOLI

Mentre Roma (e non solo) si appresta a conoscere il nuovo Francesco (I) della città, che ha sorpreso tutti per la sua semplicità e che il buon Moratti definirebbe un "personaggio simppattticco", la parte giallorossa della capitale si gode il "vecchio" Francesco (Totti), che anche ieri ha illuminato i fedeli della "Maggiga" presenti all'Olimpico.
Grazie (anche) ai numeri del suo capitano, che supera Nordhal grazie al suo 226 esimo gol in serie A, Andreazzoli arriva alla quarta vittoria in cinque gare, con 13 punti raccolti su 15 disponibili e 10 gol fatti contro i 4 subiti. Lazio e Inter raggiunte a 47, anche se i nerazzurri contano una partita in meno, sono la ciliegina sulla torta di una serata praticamente perfetta.

La Roma vista ieri sera è la cosa più vicina al progetto che sarebbe dovuto decollare tra le mani di Zeman. Un primo tempo in cui la Roma ha davvero impressionato; giro palla fluido e ragionato, scandito da verticalizzazioni improvvise che il Parma non è mai riuscito a leggere, complice lo schieramento tattico dei giallorossi: un 3-4-2-1, in cui esclusi i difensori e la coppia De Rossi e Tachtsidis in mezzo, tutti hanno fatto tutto. Rotazioni continue dei vari Florenzi, Perrotta, Lamela, Marquinho e Totti. I due in mezzo al campo costruiscono e distruggono a turno. Davanti, a fare la prima punta, tutti e nessuno; "Francesco 226esimo", schierato ancora da Falso Nueve, si sposta spesso a sinistra per favorire l'inserimento dei maratoneti più giovani, che con una naturalezza mai vista in questa stagione corrono, scalano, si propongono.
Andreazzoli, con il ritorno di Marquinhos dietro sembra aver trovato finalmente le chiavi di un Luna Park, forse realmente mai aperto al pubblico.
I tre difensori (gli altri erano Burdisso e Castan), coperti dal muro a centrocampo assicurano una certa solidità, l'applicazione tattica della mediana e il talento di Totti fanno il resto.
Anche ieri sera "l'ottavo Re di roma" ha dato spettacolo: pali, traverse, colpi di tacco e giocate, come quella che nel primo tempo, grazie ad un tacco in giravolta manda sul fondo Marquinho. Davvero uno spettacolo per gli amanti del calcio.

Come la più classica delle squadre d'influenza Zemaniana però, anche la Roma dimostra qualche difettuccio in fase difensiva. Ad inizio ripresa, cala la tenuta fisica degli uomini di Andreazzoli, che dimostrano anche più di una lacuna nelle marcature sui cross. Che siano da calcio da fermo o meno, Paletta e compagni riescono sempre a staccare indisturbati, andando più volte vicino al pareggio.
A differenza del periodo di Zeman tuttavia, quando a primi tempi esaltanti, la "Maggiga" contrapponeva seconde frazioni da suicidio (vedi gare casalinghe con Bologna e Cagliari), Andreazzolandia cala sì fisicamente, soffre, ma non crolla. Come a Udine, soprattutto negli ultimi venti minuti i giallorossi abbassano il baricentro e non riescono ad addormentare la partita, ma comunque non buttano via risultati già acquisiti.

A otto partite dalla fine, il discorso allenatore per la prossima stagione è inevitabile. Totti nel post-partita ha dato più di un'indicazione alla dirigenza: "Se rimanesse Andreazzoli sarebbe l'unico a conoscerci quasi tutti al 100%".
E poi si sa, chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che lascia, ma non sa quel che trova.

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter       Ecco una delle tante giocate di Totti            
                                                                 

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