Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

mercoledì 27 marzo 2013

VIDEO - GAIZKA MENDIETA, PROFESSIONE DJ! CAMBIA LA TUA VITA CON UN CLICK!

NEL GIORNO DEL SUO 39ESIMO COMPLEANNO, VI RACCONTIAMO LA STORIA DI UNO DEI PIU’ GRANDI FLOP DEL CALCIO ITALIANO, CHE OGGI FA IL DJ!

Quentin Tarantino, Mariah Carey, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, Cesare Cremonini, Jessie J, Fergie, una mia pro-zia e Gaizka Mendieta. Tutti personaggi noti (o quasi), tutti personaggi accomunati da un unico elemento, un unico fattore: il loro compleanno, datato 27 marzo. Ebbene si, oggi è per tutti quanti un giorno di festa, il “loro” giorno di festa. Ma il nostro uomo è uno solo: Gaizka Mendieta.

Lo ricorderete, con quel caschetto biondo a metacampo, eroe indiscusso del Valencia di inizio millennio, con il quale riuscì a raggiungere addirittura due finali consecutive di UEFA Champions League tra il 2000 e il 2001, due finali, ahi lui, entrambe perse contro Real Madrid (0-3) e Bayern Monaco (solo ai calci di rigori). Una sfortuna incredibile, una “maledetta sfortuna” come canta Vasco, condivisa a pieno con il futuro tecnico interista Hector Cuper e riscattata, in parte, solo con la magra consolazione del premio come miglior giocatore della competizione. Un premio che, malgrado tutto, testimonia con forza il talento e la bravura del calciatore spagnolo.
In quegli anni si parlava tantissimo di lui e anche giustamente, viste le prodezze ed i risultati ottenuti a livello internazionale. E così l’Europa inizia a farci un bel pensierino: in primis la Lazio di Sergio Cragnotti, in anticipo su tutti gli altri, convinta di mettere a segno un colpaccio assoluto. Siamo all’estate del 2001, proprio poco dopo la finale persa a San Siro. I biancocelesti avevano appena lasciato partire Pavel Nedved, direzione Juve, e optarono così per la spesa folle: 90 miliardi di vecchie lire per il caschetto biondo. 90 miliardi, signori, ricompensati con ben 20 presenze e zero gol stagionali tra il 2001 e il 2002. Tradotto in parole povere, un disastro totale.

Disastro che ancora oggi ci porta a ricordarlo come uno dei più grandi flop del calcio italiano: ancora oggi Mendieta rappresenta infatti lo spagnolo più caro della Serie A.
Così, dopo la catastrofica parentesi italiana, durata solo un anno, tenta il ritorno in patria, laddove gli si presenta un’altra clamorosa opportunità, chiamata Barcellona. Ma anche in maglia blaugrana sono solo delusioni. Dal 2003 al 2007 si ritroverà così in Premier League, al Middlesbrough, ultima squadra della sua carriera. Nel dicembre 2007, infatti, a soli 33 anni, si ritira definitivamente dall’attività agonistica.
Bene, ad oggi sono ormai quasi sei anni che Mendieta ha deciso di appendere le scarpe al chiodo e di abbandonare la vita da calciatore. Ma in questi sei anni lontano dai campi da gioco, dove può essere finito questo ragazzo nativo di Bilbao?? A che cosa si starà dedicando? E dove, in quale campo, si starà costruendo il proprio futuro professionale? Non indovinereste mai..nella musica!!

Ebbene si, il migliore giocatore della Champions 2001, quest’oggi è ormai un 39enne che si diverte a mixare dischi e canzoni nei locali più in voga tra Londra e Valencia. Da sempre appassionato di musica, il basco ha infatti deciso di impegnarsi con forza in questa nuova attività, lavorando tra Spagna ed Inghilterra anche come commentatore di gare di Premier e Liga per Sky Sports. E così, la scorsa estate, Mendieta ha partecipato addirittura al Fib di Benicassim, uno dei festival estivi più famosi del mondo, esibendosi in consolle in compagnia del giornalista musicale e suo grande amico Juan Vitoria. Molto curioso, in questa occasione, il fatto che Mendieta si fosse presentato all’evento in incognito, nascondendo le sue originalità sotto lo pseudonimo di Gasteiz Gang. Al tempo, inoltre, l’ex laziale rilasciò alcune particolari dichiarazioni al quotidiano spagnolo “Publico”: «Suonerò rock e soul degli anni ‘60 e ‘70, Flamin’ Groovies, Motown, Iggy Pop, Aretha Fralin, New York Dolls. Musica sufficiente per far volare le 3 ore del nostro spettacolo. Mettere dischi è più facile che tirare un rigore». E ancora: «Io personalmente sono qui anche per vedere alcuni dei miei gruppi preferiti: Strokes, Arcade Fire, Marzipan Man, Bombay Bycicle Club, Nadadora».

Una nuova vita dunque, totalmente diversa da quella precedente vissuta sul rettangolo verde. Una nuova carriera appena cominciata, che chissà dove lo porterà. Attenderemo con il sorriso alcuni sviluppi sulla faccenda. E magari un giorno vedremo DJ Mendieta in tour. Saremmo probabilmente curiosi di vederlo in una tappa romana. Non si sa bene come potrebbero prenderla sulla sponda biancoceleste, ma…

Eccovi un assaggio della sua musica:



Dario Di Noi
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