Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

venerdì 1 marzo 2013

NAPOLI E JUVE SI SPARTISCONO LA POSTA, MA A SORRIDERE E' CONTE

PAREGGIO GIUSTO TRA NAPOLI E JUVE: LE DUE SQUADRE SI DIVIDONO UN TEMPO A TESTA

La partitissima del San paolo, al quale addirittura Maradona ha voluto assistere, si è conclusa con un (giusto) pareggio che fa sicuramente più comodo a Conte che non a Mazzarri.

Il Napoli ha cercato di partire forte, di fare la gara dal primo minuto, portando un pressing altissimo fin dal rinvio di Buffon. La Juve però è stata brava ad eludere la pressione dei partenopei, prendendo subito il controllo del gioco e andando anche in vantaggio dopo 8 minuti con un colpo di testa di Chiellini.
Conte ripropone l'idea della gara col Siena: Giovinco prima punta e Vucinic seconda che viene incontro ai centrocampisti. La mossa ha funzionato, i centrali del Napoli, soprattutto nel primo tempo, hanno sofferto i movimenti continui dei due attaccanti bianconeri, che non hanno mai offerto punti di riferimento.
Almeno fino al 43', minuto del gol di Inler, la Juve ha gestito molto bene la partita: rapida nelle ripartenze una volta recuperata palla, precisa nella gestione del pallone e molto efficace nei ripiegamenti difensivi, quando il Napoli superava il primo livello del pressing juventino.
Il Napoli ha accusato il gol subito a freddo, commettendo molteplici errori in fase di impostazione, di cui però la Juve non ha saputo approfittare. Proprio da una possibile occasione nata da un errore di Britos e non sfruttata da Giovinco, è invece scaturito il contropiede del Napoli che ha fruttato il pareggio.
Fine del primo tempo dunque piuttosto frizzante, anche a causa di un episodio sanzionato solo in parte da Orsato: dopo vari battibecchi, Cavani ha rifilato una gomitata in pieno volto a Chiellini. Sarebbe stato da espulsione diretta, ma l'arbitro ha preferito ricorrere solo al giallo.

L'inizio della seconda frazione di gioco non è brillante ne da una parte ne dall'altra: le due squadre si studiano, gli errori in palleggio sono vari e complice Orsato che non lascia correre quasi niente, il gioco ne risulta parecchio spezzettato.
Entrambe le squadre, anche nella seconda frazione danno poca profondità e quindi la soluzione da lontano è quella più utilizzata: Vucinic e Hamsik sono andati vicino al gol. Soprattutto al 28' quando su una respinta di Buffon, da due passi Dzemaili non è riuscito a trovare la porta
Il Napoli ci ha provato più di cuore che non razionalmente: la Juve ha dimostrato di soffrire molto i corner e soprattuto le seconde palle che da essi sono nate.
Il secondo tempo si è giocato sulla falsa riga del primo, i ventidue in campo hanno alternato periodi di gestione del pallone a periodi di attesa.
Entrambe le formazioni si sono difese con ordine e anche nei casi di ripartenze, le retroguardie hanno saputo mantenere una certa organizzazione, soffrendo poco o nulla.
I cambi non hanno praticamente influito, Conte negli ultimi minuti di garaè passato al 5-4-1 con Matri unica punta, accontentandosi dunque di un pareggio che sicuramente fa più comodo ai bianconeri che non agli azzurri.
Per quanto riguarda i singoli, molto bene Chiellini, Giovinco, che da continuità alla prestazione col Siena e soprattutto Peluso, schierato sulla fascia come a Glasgow e come allora autore di una prova generosa e di qualità. Tra i partenopei invece, molto bene Campagnaro e Maggio, apparso in netta ripresa fisica.

Al termine del big match del campionato, l'unico cambiamento scaturito da questa partita è il vantaggio della Juve negli scontri diretti, in virtù del quale i punti di distacco non sono più 6, ma 7.

Davide Bernardi
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