Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 10 marzo 2013

UDINESE-ROMA: "TOTTI-FALSO NUEVE" NON BASTA, MURIEL FERMA LA ROMA

TOTTI IN GRANDE SPOLVERO DA PRIMA PUNTA, MA I GIALLOROSSI RALLENTANO

Formazioni speculari e un 1-1 che non fa contento nessuno.
Guidolin e Andreazzoli avevano sorpreso un po' tutti rispetto alle indiscrezioni della vigilia: abbandono del tanto caro 3-5-2 tra i friulani, con il tridente tutto fantasia Di Natale, Muriel Maicosuel; tra i giallorossi invece, fuori Osvaldo con Lamela e Florenzi alle spalle di Totti prima punta. Il tecnico subentrato a Zeman riprende un principio Spallettiano, schierando l'ottavo re di Roma nel ruolo che nel 2007 gli portò la scarpa d'oro dopo i 26 gol in campionato.

La scelta del tecnico giallorosso sembra pagare, soprattutto nel primo tempo: Totti agisce da lontano, da Falso Nueve. Si viene a prendere palla a centrocampo, dove da una mano anche in fase di ripiegamento, si gira e distribuisce palloni. La robotica difesa friulana, composta da Domizzi, Danilo e Heurtaux, certamente non tre fulmini di guerra, non trova punti di riferimento con cui fare a botte e va spesso in difficoltà sugli inserimenti dei maratoneti Florenzi e Lamela.

Il capitano romanista non sbaglia un palone e illumina una partita piuttosto bruttina, complice anche un terreno zuppo di pioggia che ha incoraggiato gli errori di entrambe le squadre.
Il 10 giallorosso mascherato da 9 è la fonte di tutte le azioni romaniste, da i suoi piedi infatti partono le occasioni di Florenzi, da cui poi nasce anche l'1-0 di Lamela.

L'Udinese, non abituata a giocare a 4 in mezzo e a sopportare la presenza del tridente, è spesso andata in affanno a centrocampo, con il risultato di trovarsi con i reparti lontani e di conseguenza con la squadra poco compatta e a rischio imbarcate.
Curioso che a rimettere in piedi la partita ci abbia pensato Muriel, che fino al momento della giocata (da campione!) del pareggio aveva fatto poco e niente.

Tornando ai giallorossi, fa specie vedere in quanto poco tempo la Roma abbia cambiato mentalità e atteggiamento in campo. Nell'edizione zemaniana, i capitolini vivevano di vampate improvvise, ma anche di cali piuttosto difficili da prevedere e giustificare: giochi pirotecnici quando Zemanlandia ne dava quattro al Milan, un Lunapark abusivo quando i quattro all'Olimpico li segnava il Cagliari.
La Roma di Andreazzoli è l'esatto opposto: corta (quasi sempre), compatta, in sintonia tra un reparto e l'altro e soprattutto in grado di soffrire senza cadere, vedi proprio la partita di ieri sera e/o la vittoria nella neve di Bergamo.
In attesa che Osvaldo si ritrovi (clamoroso il suo errore davanti alla porta al 90'), ricorrere a Totti Falso Nueve può essere un'idea, soprattutto contro difese rocciose e chiuse come quella dell'Udinese.
Dopo il pareggio di ieri, la rincorsa della Roma al terzo posto, ora distante sette punti, si fa più difficile. Ai giallorossi non resta che affidarsi al suo 10 mascherato da 9 (come sempre!).

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

Nessun commento:

Posta un commento