Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 3 marzo 2013

W LA..LIGA: IL 'MOU'MENTO DELICATO DEL BARCELLONA

LO SPECIAL ONE IN CINQUE GIORNI RIBALTA IL MONDO FUTBOLISTICO SPAGNOLO

Come le due facce della commedia e della tragedia. Una ride, l'altra piange.
Nella settimana che doveva decidere (condannare) il destino di Mourinho, il portoghese "denuda" il Barcellona due volte a distanza di cinque giorni.
In così poco tempo dunque il mondo calcistico spagnolo si è rovesciato: i blancos che danno ai blaugrana una, anzi due lezioni di calcio e i catalani che si appigliano alle scelte arbitrali.
Jordi Roura, il sostituto di Vilanova, al termine del clasico di ieri ha dichiarato: "Nelle ultime settimane abbiamo giocato tante partite complicate, intense e con poca possibilità di riposare". Questo è pur vero caro Jordi, ma va anche detto che il Barcellona, di queste partite complicate, non ne ha portata a casa nemmeno una, compromettendo almeno metà di una stagione che fino a quindici giorni fa la vedeva in lizza (e fortemente favorita) per rivincere tutto. Fuori dalla Copa del Rey e con un 2-0 da ribaltare col Milan in Champions.

Prima i rossoneri e poi uno che Milano l'ha conosciuta bene, hanno messo in mostra tutti i possibili limiti di un sistema di gioco in cui i fattori sul quale si basa devono essere rispettati sempre.
Nei due clasici confronti che hanno permesso a Mourinho di riprendersi buona parte della Madrid dalla camiseta blanca, si sono confrontati due sistemi di giochi opposti: verticalizzazione, velocità e fisicità da una parte, geometria, semplicità e ordine dall'altra.
"Dobbiamo essere molto superiori a loro perchè l'arbitro non sia decisivo". Errore Gerard (Piquè). Avete bisogno di essere molto superiori a loro per non soffrire la loro fisicità. Purtroppo ieri, come in Copa del Rey, la condizione dei catalani è apparsa ai minimi storici dal 2008.
In entrambe le gare al contrario, il Real ha mostrato una superiorità fisica a tratti imbarazzante, vedi il 2-0 di Ronaldo al Camp Nou, quando Di Maria ha deriso Puyol in velocità e nell'uno contro uno.

Per funzionare, il tiki-taka ha bisogno che l'applicazione tattica degli interpreti raggiunga una precisione vicina alla perfezione, così come la salute fisica dei giocatori. Se invece il momento delicato si somma all'assenza del professore (Xavi) di questa filosofia di gioco, è chiaro che le difficoltà saranno parecchie.
Per alcuni attori in particolare poi sembra la classica stagione no. Anche ieri le responsabilità di Mascherano sul vantaggio di Benzema sono palesi. La sensazione che il Real potesse far male dalla sua parte è durata per tutti i 90 minuti.
Il problema della necessità di un altro centrale da affiancare al marito di Shakira, già emersa nella scorsa stagione in occasione dell'eliminazione della Champions con il Chelsea, è stata sottolineata ancor di più dai già 30 gol subiti nella sola Liga quest'anno.

Se come aggiunge il sostituto tecnico blaugrana questa "E' una sconfitta che alla classifica non fa male", la terza "derrota" consecutiva dei catalani, arrivati a questo punto, può avere due risposte conseguentemente opposte: fungere da pungolo e provocare una reazione rabbiosa o soffiare via altre carte da un castello che sembra ogni giorno più fragile.

Inevitabile chiusura dedicata a Mourinho. Lo Special One, dopo l'impresa del 1-3 al Camp Nou, anche ieri ha vinto la partita ancor prima di giocarla: Pepe titolare a centrocampo, anche a causa dell'esplosione di Varane e Morata e Callejon in avanti con Cr7 in panchina. "Se vinco stravinco, se perdo vinco lo stesso perchè ho schierato le riserve." Geniale.
Il portoghese nello spazio di due partite, si è riguadagnato la fiducia di Madrid nel caso decidesse di rimanere nella capitale spagnola e si è costruito la giusta situazione per essere rimpianto, nel caso invece preferisse cambiare panchina. Un genio.

Davide Bernardi
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