Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 11 marzo 2013

IN THE BOX: GABRIEL AGBONLAHOR, L'AGO DELLA BILANCIA DEI VILLANS


VI PARLIAMO DELL'ATTACCANTE ANGLO-NIGERIANO, PROTAGONISTA DELLA RIMONTA DEI VILLANS

Il gol di Agbonlahor, attaccante dell’Aston Villa, contro il Sunderland è solo il quarto in venti partite di Premier (1502 minuti di utilizzo, un gol ogni 375 minuti). 
Per il centravanti inglese cresciuto nelle giovanili degli stessi Villans, questa poteva essere la stagione del rilancio. 

A parte una stagione in prestito infatti (il 2005/06, in cui ha giocato 2 partite col Watford e 8 con lo Sheffield), l’anglo-nigeriano ha sempre vestito la maglia claret and blue della squadra di Birmingham. 
Il bottino di gol è sempre cresciuto negli anni: un gol il primo anno, nove il secondo, due stagioni da undici e una da tredici gol. Arriva anche la chiamata in nazionale per volere di Fabio Capello, che gli concede tre apparizioni. 
Il 2011 è costellato di problemi muscolari (bicipite femorale), che gli fanno saltare 12 partite e non lo lasciano giocare al meglio neanche quando è in campo. A questo si aggiungono le incomprensioni tattiche con l’allenatore Gerard Houllier e chiude l’annata con 3 gol totali. In estate l’Aston Villa cambia allenatore, e con Alex McLeish ritorna la vena realizzativa di Agbonlahor, che in sole cinque partite realizza gli stessi gol di tutto l’anno precedente. Sembra tornato tutto a posto, ma la brutta notizia della leucemia del capitano Stilijan Petrov si abbatte sulla squadra, che perde un giocatore simbolo sia in spogliatoio che in campo. La mancanza di un raccordo tra centrocampo e attacco come il bulgaro grava sulle capacità offensive della squadra, e i gol saranno i grandi assenti del girone di ritorno dei Villans. 
Agbonlahor viene insignito della fascia da capitano in assenza di Petrov, chiude l’anno con 5 gol e 7 assist e si prepara a un 2012-13 da protagonista. 

Nella preparazione estiva, però, si stira il legamento collaterale mediale e il suo debutto slitta di un mese. Perde anche la fascia di capitano, ovviamente, e al ritorno in campo, il nuovo allenatore Paul Lambert lo vede come ala più che come centravanti (è infatti dotato di uno scatto devastante e in situazioni di partita è stato calcolato che ha più volte fatto i 100 metri in meno di 10 secondi). Agbonlahor a malincuore accetta. Le medie realizzative si abbassano notevolmente. Per il primo gol bisogna aspettare il 19 novembre e resterà l’unico in tutto il girone d’andata. La stagione va male per la squadra di Birmingham e tra dicembre e gennaio si infortuna di nuovo Agbonlahor. In sua assenza la squadra crolla: arrivano lo 0-8 col Chelsea, lo 0-4 col Tottenham e lo 0-3 col modesto Wigan e viene risucchiata in relegation zone. 

A gennaio torna in campo da titolare, da centravanti, e trova subito il gol contro il West Bromwich: è l’inizio della rinascita, per Gabriel e per la squadra. Arrivano 9 punti nelle successive 8 partite (con due sconfitte di misura contro Arsenal e Manchester City) e Agbonlahor contribuisce con 3 gol e 1 assist a questo sprint-salvezza. Con la vittoria di sabato sul Reading, i Villans si portano a +3 sul Wigan terzultimo. Con una certezza: quando Agbonlahor ha segnato, quest’anno l’Aston Villa non ha mai perso.



Valerio Brutti

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