Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

mercoledì 13 marzo 2013

INTER – PAROLA D’ORDINE: CAMBIARE, PER I (VERI) TIFOSI!

ANCHE NEL DISASTRO DI DOMENICA, SOLO APPLAUSI E SOSTEGNO DALLA CURVA NORD. ORA E’ D’OBBLIGO UNA REAZIONE, SOPRATTUTTO PER I TIFOSI VERI!

«Si può perdere in tanti modi giocando a calcio, ma così no. Perchè così si comincia ad offendere il Tifoso, il Tifoso vero». Quello con la “T” maiuscola, quello che soffre, patisce e sempre (sempre!) sostiene la propria squadra, la propria maglia, nel bene e nel male, nelle grandi vittorie e nelle peggiori sconfitte.

Nell’era del ‘cinguettio’ dilagante, nella quale Twitter sembra farla seriamente da padrone in ambito giornalistico e notiziario, può capitare, in alcune occasioni, di incappare in qualche tweet particolarmente interessante, dal quale prendere anche spunto, perché no, per buttare giù un articolo. E ne è questo il caso esatto.
Citazione e fonte: Enrico Bertolino, celebre attore, comico e conduttore televisivo milanese, oltre che storico sostenitore nerazzurro dalla nascita. Un tifoso vip che racchiude in sé, molto bene, la filosofia del vero supporter, quello che vive la sua grande passione sempre con lo stesso sconfinato entusiasmo. D’altronde stiamo parlando dello stesso Bertolino che, solamente un mesetto fa, dopo la sconfitta di Siena, si espresse esattamente in questo modo (sempre via Twitter) sull’argomento Inter: «Ci vediamo allo stadio. Certo perché è adesso che i ragazzi hanno bisogno. Ero a Madrid ma ora é più importante... ». 

Ora è più importante. Ebbene si, ora è fondamentale. E’ quasi un obbligo per il vero Tifoso. L’altra sera, per tutta la partita, la curva Nord, sede del tifo nerazzurro più caldo ed appassionato, nonostante tutto, ha sostenuto giocatori e allenatore dall’inizio alla fine con cori ed applausi di incoraggiamento. Un appoggio continuo ed incondizionato, non condiviso tuttavia (bisogna dirlo) dall’intero stadio, orientato molto più ai fischi che non agli applausi. “Forza Ragazzi” il canto intonato più volte dall’intero secondo anello verde del Meazza, seppur di fronte ad uno spettacolo piuttosto indegno, indecoroso e inaccettabile (un’allitterazione che esce quasi spontanea).

La cosa più grave è il fatto che il Bologna stesso, in fondo, non abbia dovuto compiere poi questa grande impresa  per sbancare San Siro. Anche la compagine rossoblu ha offerto certamente prestazioni migliori in stagione: tuttavia ai felsinei, ben disposti in campo dall'ottimo Stefano Pioli, è bastato cimentarsi in una bella prova d’insieme, di corsa e solidità.
Un’Inter troppo brutta, troppo spenta e insapore. Ma la colpa qui, di chi sarebbe??!
Partiamo dalla questione allenatore: criticato e messo ormai da molti sulla graticola, per Andrea Stramaccioni il periodo non è chiaramente dei migliori. Si può dire con buona certezza che qualche errore ultimamente l’allenatore romano lo stia commettendo. Certo la tanta sfortuna non aiuta (vedi, più di tutti, i casi Milito e Samuel). Ma sarebbe comunque fin troppo facile risolverla così, poiché altri problemi, altri dilemmi, affliggono i nerazzurri.

Uno su tutti: le assenze totali di un gioco e di un’identità (fatto abbastanza grave considerando che siamo a metà marzo). Oltre a questo, i giocatori sembrano tante volte quasi demotivati, poco carichi e grintosi (escludendo le solite eccezioni) e nemmeno troppo concentrati. Strama peccherà in tante cose, anche per via di un’inevitabile inesperienza, ma non tutte le colpe possono essere addossate su di lui. Il ricordo positivo della prima parte di stagione, quando il giovane tecnico mostrava comunque di saperci fare e di preparare e interpretare bene le partite, non va dimenticato.
Più che sull’allenatore, in casa nerazzurra i tifosi puntano maggiormente il dito su altri organi societari, riflettendo su alcune strategie portate avanti dal club. Qui, nella sola ultima annata, gli errori commessi sono stati abbastanza macroscopici. Tanto che lo stesso Presidente Moratti (come mai prima d’ora!) è arrivato a mettere in dubbio la posizione del fedele scudiero Marco Branca, direttore dell’area tecnica nerazzurra ormai dal lontano 2003.
Soldi (e quanti soldi!) spesi male e campagne di rinforzo poco fruttuose e mal pianificate, oltre ad errori talvolta davvero epici e grossolani, come il tentativo di ingaggiare un ex giocatore ormai dedicatosi ad una nuova carriera da attore e da re dei calcetti in Costa Smeralda come John Carew. Il problema sta essenzialmente in un solo concetto: quando i soldi in tasca sono pochi, è necessario essere bravi e capaci, oltre che esperti, pronti e attenti, con talento da vendere, altrimenti costruire un bel marchingegno diventa una missione praticamente impossibile.
Il gioiello nerazzurro che solo tre anni fa dominava l’Europa e saliva sul tetto del mondo non esiste più, è andato perduto, rovinato negli anni da quelle stesse gestioni che, comunque, in cima all’Olimpo l’avevano condotto.
Ma non è questo ciò che importa ora. Ora bisogna dimenticare tutto, pensare solo a reagire e tentare per lo meno una svolta di cuore, per fare in modo che una figura ben poco degna come quella di domenica sera rimanga solo un ricordo. Il Tifoso vero, sincero e mai occasionale merita una reazione, merita rispetto, impegno e devozione da parte dei giocatori, chiamati ad onorare con forza la maglia che indossano. La parola d’ordine per tutti deve essere una sola: cambiare, per il Tifoso, il Tifoso vero!

Dario Di Noi
@DarDinoRio on Twitter

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