Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

venerdì 22 marzo 2013

'LETTERA DA..ROTTERDAM': GRAZIANO PELLE’, L’ITALIANO PIU’ PROLIFICO DEL CONTINENTE

PAZZESCA STAGIONE DEL CENTRAVANTI SALENTINO CHE, ANCORA UNA VOLTA, HA TROVATO GIOIE E UNA PROPRIA DIMENSIONE IN OLANDA

Esiste una convinzione nel mondo del calcio, secondo cui un giocatore riesce a raggiungere il suo maggior potenziale e il suo miglior stato di forma intorno ai 27-28 anni. Ed è una convinzione spesso corretta, dimostrata dai fatti. Un esempio? Beh, è italiano, per la precisione salentino, 27 anni appunto, professione attaccante. Ha condotto fin qui una carriera intera tra Italia e Olanda.  E’ al momento l’italiano più prolifico del continente: 23 le sue reti stagionali, 21 in Eredivisie (in ventitre apparizioni) più 2 in coppa d’Olanda. Dati di un percorso pazzesco, soprattutto perché inaspettato, essendo effettivamente la prima volta in carriera che il giocatore riesce a raggiungere numeri simili. Nel solo girone d’andata, 14 gol in altrettante apparizioni. Robe da scarpa d’oro.
Stiamo parlando di Graziano Pellè, attuale centravanti del Feyenoord di “Rambo” Koeman e indiscusso trascinatore del club di Rotterdam in una Eredivisie, quest’anno davvero spettacolare, grazie ad una sfida (tutta biancorossa) a tre per il titolo con Ajax (57 pt) e PSV Eindhoven (56 pt, come il Feyenoord).
Ma proviamo a capire come può essere esplosa in terra d’Olanda una stella come Pellè. Dopo i primi passi nel Copertino, il ragazzo cresce nelle giovanili del Lecce, ottenendo già allora buoni risultati e conquistando con la Primavera giallorossa due scudetti consecutivi ed una Coppa Italia. Viene promosso così in prima squadra (esordio in A datato gennaio 2004), dove però per sua sfortuna troverà sempre poco spazio e rare opportunità per dimostrare il proprio valore, chiuso da una spietata concorrenza (con i vari Vucinic, Chevanton e Bojinov). Arriva così il momento di lasciare il Salento per cercare più fortune e possibilità altrove. Comincia perciò un biennio segnato da alcuni prestiti nella serie cadetta tra Catania, Crotone e Cesena. Pellè cambia spesso maglia, ma riesce a farsi notare maggiormente in Romagna. Qui diventa uno dei protagonisti del campionato di serie B (10 gol) guadagnandosi ben presto le prime convocazioni con la Nazionale Under 21. Riceve addirittura il Premio Piola (2007) come miglior attaccante italiano sotto i ventuno anni.

Poi la svolta. Lascia l’Italia, l’estero chiama. Lo vuole fortemente Louis Van Gaal, allenatore dell’AZ Alkmaar. Il ragazzo mostra grande coraggio, decide di partire e l'AZ lo acquista a titolo definitivo per 6 milioni di euro. Tra alti e bassi termina la sua prima avventura olandese con numeri non eccelsi ma comunque positivi. E’ grazie a questa esperienza comunque che Pellè riesce a farsi conoscere a livello internazionale (sia in Coppa Uefa che in Champions League). Colleziona 78 presenze e 14 gol, una Eredivisie ed una supercoppa d’Olanda. E’ il primo italiano in assoluto a trionfare nel campionato orange.
Tenta allora il ritorno in patria, al Parma prima, alla Samp poi (ottenendo qui una bella promozione), senza riuscire però, anche questa volta, a convincere fino in fondo.
A fine 2012 non rimane altro da fare, si ripresenta l’opportunità straniera e Pellè si trasferisce nuovamente nei Paesi Bassi: evidentemente qui ha lasciato un ottimo ricordo, lo rivogliono. Questa volta veste però la maglia del Feyenoord, in cui approda con la formula del prestito. Edesplode. Dei numeri pazzeschi abbiamo già parlato ed è giusto sottolineare che grazie a quelle statistiche, a gennaio viene riscattato dal suo club e blindato con un contratto fino al 2017, con clausola rescissoria da 8 milioni di euro. Il minimo, con questi dati.
Esiste inoltre un aneddoto curioso e divertente sul ritorno del bomber salentino in Olanda e a raccontarlo è stato lui stesso, sulle colonne di Extra Time (Gazzetta dello Sport): «Potrebbe esser nato tutto ad Ibiza. Lì c’è un lido dove vanno tutti gli olandesi, pure Sneijder. Conosco dei ragazzi, e uno mi fa: "Ti saluta il figlio di Koeman". E io: "Ricambio, e digli pure se papà mi prende al Feyenoord" (avendolo già avuto per alcuni mesi all’AZ, ndr). Una battuta, non so nemmeno se gliel’ha riferita, ma poi mi ha ripreso davvero».

E galeotta fu quest’Ibiza dunque. Con Mister Koeman che ci ha visto davvero lungo.
Pellè rappresenta chiaramente una pedina fondamentale per tutto il suo team. Senso del gol, grande potenza fisica che tuttavia non gli impedisce di essere agile, anzi, la tecnica è buona e lo dimostrano diverse sue giocate in acrobazia o “al volo”. Spesso poi calcia i rigori a suo modo: è un ‘aficionado’ del cucchiaio. Là davanti fa un grande lavoro tatticamente molto utile per la squadra. L’exploit di quest’anno è dovuto, innanzitutto, alla continuità. Non lo tolgono più dal campo.                                                                            Lo paragonano a Luca Toni, per il tipo di gioco, la forma e ultimamente anche per l’esultanza, simile a quella dell’attaccante viola ma non copiata - come sostiene lo stesso Pellè - «perché io la mano la porto alla bocca. Lo faccio perché lo fa uno al mio paese, anzi ho paura che quando torno mi venga a chiedere il copyright...».
Ogni tanto ripensa all’Italia, dove non è riuscito ad avere né spazio né fortuna. Sarebbe proprio curioso vederlo tornare adesso, sarebbe la prova del nove, il momento giusto per dimostrare il suo reale valore in patria.                                                                                                                                             Insomma, dall’Olanda arrivano ottime notizie. Perchè, da buon conoscitore del mondo Sampdoria, con tutte le cartoline che ci sta inviando, Pellè sembra comporre un nuovo inno: “Lettera da..Rotterdam”!

Dario Di Noi
@DarDinoRio on Twitter

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